WALKS OF NAPLES #6: ❝MONTEOLIVETO❞
►cosa: “Walks of Naples” #6: MONTEOLIVETO. Via Monteoliveto costituisce l’elemento di raccordo in un crocevia di quartieri diversi, fisicamente vicini ma storicamente lontani. Si interseca con via Sanfelice spartiacque tra la Napoli del Risanamento di Corso Umberto e quella Fascista del Rione Carità. E se non bastasse, Monteoliveto si incunea anche prepotentemente tra il Centro Storico che sorge da un lato e Via Toledo che si protende dall’altro.
►quando: sabato 17 febbraio 2018 | dalle 10:00 alle 12:30
► appuntamento: ore 10:00 davanti alla Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi (piazza Monteoliveto, Napoli)
►chi accompagna:
– Francesca Del Vecchio* di “Itinera Napoli”, storica dell’arte e guida turistica autorizzata dalla Regione Campania
– Michele Del Vecchio di Spazio Tangram – Napoli
►chi può partecipare: tutti
►costo visita guidata: 10,00€
►contributo al restauro della Sacrestia del Vasari della Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi: 3,00€
►prenotazione obbligatoria al 339.20.291.53 (SMS o messaggio WhatsApp) oppure scrivendo ad info@spazio-tangram.it indicando nomi dei partecipanti e recapiti telefonici.
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N.B.: ricordiamo che il “parteciperò” all’evento non vale come prenotazione!
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Sabato 17 febbraio 2018 ci sarà il 6° appuntamento con le “Walks of Naples”, ciclo di passeggiate per una Napoli insolita e sorprendente, esplorando meraviglie e luoghi noti e meno noti, accompagnati dai fratelli Francesca e Michele Del Vecchio
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*Francesca Del Vecchio: storica dell’arte e guida turistica. Attiva da 30 anni nel campo dello studio comunicazione e gestione dei beni culturali. Abbina passione per l’arte e amore per la divulgazione.
*Michele Del Vecchio: da 10 anni direttore artistico di Spazio Tangram – Napoli, spazio napoletano dedicato alla fotografia ed all’arte contemporanea. Ama creare connessioni tra persone coinvolgendole nella piccola/grande famiglia di Tangram.
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WALKS OF NAPLES #6: MONTEOLIVETO
Via Monteoliveto costituisce l’elemento di raccordo in un crocevia di quartieri diversi, fisicamente vicini ma storicamente lontani. Si interseca con via Sanfelice spartiacque tra la Napoli del Risanamento di Corso Umberto e quella Fascista del Rione Carità. E se non bastasse, Monteoliveto si incunea anche prepotentemente tra il Centro Storico che sorge da un lato e Via Toledo che si protende dall’altro.
Il suo percorso segue il tracciato un antico torrente che convogliava a valle le acque piovane provenienti dalle collina, poi in epoca aragonese ha ospitato le mura cittadine che scendendo da calata Trinità Maggiore e proseguivano fino a Santa Maria la Nova.
A dominare in antico questo territorio, due complessi conventuali: quello di Monteoliveto e, non lontano, quello di S. Anna dei Lombardi, le cui sorti si sono poi fuse per uno strano caso del destino. Quando Ferdinando di Borbone allontanò dal Regno i padri Olivetani che avevano aderito alla Repubblica del 1799, nella chiesa di Monteoliveto si trasferirono i monaci della comunità dei Lombardi, la cui originaria struttura era stata distrutta da un recente terremoto.
Celata dietro una facciata inusuale, fondamentalmente anonima, di grigio piperno, Monteoliveto si nasconde in piena vista nel centro città: chiesa tra le più ricche e sorprendenti di Napoli.
Scrigno del Rinascimento napoletano, ospita al suo interno un unicum: il Compianto del Cristo Morto del modenese Guido Mazzoni, straordinario teatro in scultura. La Sacrestia è il capolavoro di Giorgio Vasari, che qui importa a Napoli la “modernità” dell’arte toscana.
Nella nostra passeggiata, andremo a recuperare e riscoprire il fitto tessuto urbano e architettonico che si irradia dal complesso di Monteoliveto/Sant’Anna dei Lombardi.
A partire dai chiostri – originariamente parte del complesso conventuale – ogni reimpiegati a vario titolo in caserme, strutture militari ed edifici pubblici.
Passando per la Fontana di Monteoliveto che domina lo slargo davanti alla chiesa.
Per proseguire con i grandiosi palazzi nobiliari che circondano l’area, da Palazzo Gravina a Palazzo Carafa Maddaloni, da Palazzo Venusio a Palazzo Doria d’Angri.