sabato 1 febbraio 2020 | Walks of Naples #30: “Forcella”
FORCELLA
“S’arricorda ‘o Cipp’ a Furcella“. Spero che usiate ancora quest’espressione napoletana, forte e immediata come solo la nostra lingua sa essere, che indica qualcosa di così antico da risalire alle origini di Napoli. Ci ricorda che proprio qui in questo quartiere – oggi tristemente famoso per le ben note vicende criminali – ancora si leggono tracce antichissime della fondazione greca della Neapolis. Il cippo proverbiale altro non è che un rarissimo brano della murazione greca del III secolo a.C.
E attorno al cippo ruoterà la nostra “Walks of Naples”, alla scoperta di un quartiere che pur ben presente nell’immaginario di tutti, è più misconosciuto che realmente capito. Elemento dissonante rispetto a quel Centro Storico dei Decumani e della Spaccanapoli, altamente riabilitato dal crescente circuito turistico. A cominciare dalla “forcella” di cui prende il nome: un incrocio di strade che divergono ad Y, in totale disarmonia rispetto al quell’impianto Ippodameo così geometrico e regolare. Come se le mura fossero ancora li, invisibili ma presenti, a bloccare il visitatore al confine tra la Napoli Bella e Nobile e quella reietta e perduta. Il nostro cammino sarà volto a varcare quel limite e a rivelare la bellezza altra e speciale di questo brano della città.
Percorreremo stradine dai nomi singolari evocativi di un mondo passato ormai andato: Via Zecca dei Panni, Via delle Zite, Via dei Taffetanari… . Testimonianza di mestieri, di tradizioni, di una vita ricca di storia.
Il nostro percorso ci porterà a scoprire chiese poco conosciute ai molti ma non meno ricche e preziose di altre più note (San Giorgio Maggiore, Santa Maria Egiziaca).
Ci affacceremo al complesso della Real Casa dell’Annunziata, dove per secoli attraverso il passaggio nella ruota, tanti bimbi abbandonati hanno trovato accoglienza, protezione e rifugio.
Ammireremo palazzi nobiliari, che seppur decaduti, conservano ancora la forza di una bellezza antica, oggi messa in risalto da moderni murales, come lo splendido San Gennaro di Jorit.