mostra fotografica di Vincenzo Vecchio
a cura di Michele Del Vecchio
opening | mercoledì 10 novembre 2021 | start h.18:00
c/o Classico Ristorante Italiano
vico Santa Maria a Cappella Vecchia 46 | Napoli
ingresso libero | prenotazione richiesta
L’accesso all’esposizione è libero e su lista ed è necessario prenotarsi per poter permettere di gestire gli afflussi ed evitare assembramenti.
Ci si può prenotare ai seguenti contatti:
✆ Tel: 081.18.08.72.71
💬 WhatsApp: 339.20.29.153
✉ info@spazio-tangram.it
“Narra una leggenda cinese di due amanti che non riescono mai a unirsi. Si chiamano Notte e Giorno. Nelle magiche ore del tramonto e dell’alba gli amanti si sfiorano e sono sul punto di incontrarsi, ma non succede mai. Dicono che se fai attenzione, puoi ascoltare i lamenti e vedere il cielo tingersi del rosso della loro rabbia. La leggenda afferma che gli Dei hanno voluto concedere loro qualche attimo di felicità; per questo hanno creato le eclissi, nel corso delle quali gli amanti riescono a unirsi e fanno l’amore.” [David Trueba]
La natura é la suggestione, capace di attrarci a se, e farci partecipi di una commozione di fronte alla grandezza del creato, delle sue inimmaginabili “opere”. Questo elemento è stato sempre terreno di prova per l’arte, e la scelta degli orari per il fotografo sono gli stessi che nell’inizio dell’ottocento Anton Sminck van Pitloo e Giacinto Gigante scelsero per provare l’ebrezza di dipingere “en plein air” per riprodurre l’eccezionalità della luce naturale e le sue variazioni. La prima fotografia di veduta della storia di J.N. Niépce, in realtà una eliografia del 1827, ci conduce con le successive sperimentazioni di Daguerre con Veduta del Boulevard du Temple del 1839 nella ricerca degli artisti di “riprodurre” il reale; ma è proprio in quel periodo dopo il neoclassicismo, che a Napoli si afferma la Gouache come prodotto immediato e veloce di rappresentazione dei panorami e scene di popolo; proprio sulla spinta della scuola di Posillipo con i suoi esiti luministici la rappresentazione sceglie i notturni con la luna che si staglia dietro il Vesuvio, e le scene paradisiache con tramonti e albe di fuoco. Tutto questo è patrimonio storico che ci appartiene, sia in termini di luoghi che rappresentazione degli stessi, e Vincenzo Vecchio presenta nei suoi scatti quello stupore, quella meraviglia e quella suggestione che colgono lui in prima persona, e vengono ricodificate attraverso la tecnica che si inscrive in quel pictoralism di ultima generazione ottenuto con le tecniche più avanzate del colore in post produzione. Non è più il tempo dell’impressione, ma piuttosto un dato artistico di reinterpretazione a volte anche con esiti magrittiani. Le foto si presentano in varie dimensioni e costruiscono una finestra suggestiva ben fatta e con l’effetto di ipnotizzarci davanti alla natura e la sua bellezza.
Gianni Nappa
Napoli, 30/10/2021
“dall’alba al tramonto” di Vincenzo Vecchio è la mostra fotografica inaugurale del ciclo espositivo “Explò – esplosioni d’arte” curato da Michele Del Vecchio, direttore artistico di Spazio Tangram. Location della mostra è il Classico Ristorante Italiano, nell’incantevole Borgo di Cappella Vecchia a Chiaja, nuovo appuntamento napoletano per incontri d’arte che strizzano l’occhio ai bistrot parigini.
E’ la luce, la vera protagonista delle immagini di Vincenzo Vecchio.
Ferdinando Scianna, grande fotografo siciliano, si chiese se Fotografia volesse dire “scrittura di luce” o “scrittura con la luce”. Se fosse “scrittura di luce”, allora sarebbe il mondo con la penna di luce che scrive se stesso. Se “scrittura con la luce”, il fotografo diventerebbe scrittore e la si farebbe pendere dal lato dell’artista.
Ammirando con attenzione le immagini di Vincenzo, si percepisce quanto la sua fotocamera diventi, di volta in volta, una stilografica con cui scrivere il mondo ed un pennello con cui dipingere la luce.
Questo mondo è la Campania Felix, tanto amata dagli antichi Romani: luoghi a noi noti ma che – attraverso l’attenta ricerca fotografica dell’autore – ridefiniscono gli spazi, i tempi e le suggestioni.
Un’intensa ed articolata ricerca, fatta di sopralluoghi, di silenzi, di attese e di scoperte.
Il tempo nei suoi scatti è sospeso e si cristallizza, facendo schiudere gli occhi attraverso le epifanie delle albe ed accompagnandoci fino al crepuscolo con le carezze dei tramonti: veri acquerelli di sfumature e colori, degni delle migliori gouache napoletane.
Vincenzo ci porta lontano dal caos quotidiano, in un’intensa dimensione onirica.
Garbo e delicatezza sono la sua cifra stilistica. Un pentagramma di melodie ci avvolge mentre amiamo perderci nelle sue immagini, così ben realizzate in stampe di grande formato.
Le foto del vernissage
EXPLO’ | ESPLOSIONI D’ARTE E FOTOGRAFIA
Explò, crasi tra Explotion ed Expò, è il ciclo espositivo di “esplosioni d’arte e fotografia”: Napoli è una città in fermento continuo, e sotto traccia si muove l’onda calda del magma artistico partenopeo. Vogliamo farlo esplodere con un’eruzione dalle tinte forti attraverso un ciclo di esposizioni presso il “Classico Ristorante Italiano” ed a cura di Michele Del Vecchio, direttore artistico di di Spazio Tangram.
Ingegnere informatico, imprenditore che da anni cerca di portare innovazione a Napoli e alla Campania.
Innamorato della fotografia, da anni usa questo strumento per esprimere le sue emozioni, per valorizzare il territorio e supportarlo specialmente in questo periodo in cui necessita di una grande ripresa.